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Trattamento per chi ha subito danni da vaccino: digiunare 48-72 ore per attivare l'autofagia

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Il digiuno prolungato da 48 a 72 ore è stato identificato come un efficace trattamento per le persone che hanno subito danni a seguito della vaccinazione contro il COVID-19.

Questo metodo promuove l'autofagia, un processo naturale di detossificazione attraverso il quale il corpo elimina le cellule danneggiate dalle proteine spike del vaccino e può contribuire a riavviare il sistema immunitario.

Origini e traduzioni delle scoperte

Queste informazioni sono state divulgate per la prima volta sul Substack del Dr. William Makis

di Salvatore Calleri (NatMed).

Recenti ricerche sul digiuno e i danni da vaccino COVID-19

La letteratura scientifica sta iniziando a prendere in considerazione i benefici del digiuno sui danni causati dal vaccino COVID-19, evidenziati da una serie di pubblicazioni recenti:

Danni causati dalla proteina Spike del COVID-19

La proteina Spike è nota per causare vari danni a livello biologico:

  • Formazione di coaguli sanguigni
  • Danni alle pareti dei vasi sanguigni e infiammazioni
  • Deterioramento dei mitocondri con conseguente diminuzione dell'energia e accumulo di specie reattive dell'ossigeno
  • Impedimento alla rimozione dei mitocondri danneggiati
  • Distruzione del microbioma intestinale e gravi disfunzioni del sistema immunitario, potenzialmente conducendo a malattie autoimmuni e cancro

L'autofagia: processo di rigenerazione cellulare

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L'autofagia, oltre ad essere innescata dal digiuno, può essere stimolata anche attraverso terapie come la sauna, l'ozonoterapia, l'ossigenoterapia iperbarica, e l'assunzione di sostanze come il caffè, il resveratrolo, la curcuma e la metformina.

Tipologie di digiuno e obiettivi terapeutici

Il digiuno può essere classificato in:

  • Digiuno prolungato (oltre 36 ore)
  • Digiuno intermittente (da 12 a 24 ore)

Gli obiettivi del digiuno prolungato includono:

  • Eliminare le proteine spike accumulatesi nell'organismo
  • Rimuovere aggregati proteici dannosi e stimolare il rinnovamento del sistema immunitario
  • Migliorare il microbioma intestinale e la funzionalità mitocondriale
  • Stimolare la produzione di cellule staminali

Questo trattamento rappresenta un approccio innovativo e naturale nella gestione delle complicazioni post-vaccinali, sfruttando i meccanismi di autoguarigione del corpo.


benefici del digiuno per un periodo di 72 ore spiegati passo dopo passo dal Dott. Jin W. Sung



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Il Conte di Montecristo con Gérard Depardieu: Un Viaggio di Vendetta e Redenzione

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Nella foto la locandina del film nel canale YouTube Salvatore Calleri Grandi Film e Musica in 432Hz


La miniserie televisiva Il Conte di Montecristo del 1998, con un magistrale Gérard Depardieu nel ruolo di Edmond Dantès, è una delle rappresentazioni più intense e spirituali del celebre romanzo di Alexandre Dumas. 

Questa produzione, ricca di pathos, colpisce per la sua capacità di esplorare i temi universali di giustizia, vendetta, amore e redenzione, portando lo spettatore in un viaggio emotivo e spirituale che lascia il segno.


La Storia di Edmond Dantès: L'Oscurità e la Luce


Di Salvatore Calleri

La trama ruota attorno a Edmond Dantès, un giovane marinaio il cui futuro promettente viene spezzato da un complotto di uomini mossi dall’invidia e dall’avidità. Ingiustamente imprigionato al Castello d’If, Dantès attraversa il dolore più profondo, ma anche una straordinaria trasformazione spirituale. La sua fuga dalla prigione segna non solo la rinascita del personaggio, ma anche l’inizio della sua missione come Conte di Montecristo.

Questa versione del racconto si distingue per la profondità con cui Depardieu incarna Dantès. Il suo volto riflette la rabbia e la disperazione dell’uomo tradito, ma anche la determinazione e la crescita interiore di chi sceglie di affrontare il destino con intelligenza e forza spirituale.


Un Messaggio di Vendetta, ma Anche di Perdono

Il fulcro della storia è senza dubbio la vendetta, che Dantès porta avanti con astuzia e precisione. Tuttavia, ciò che rende questa miniserie unica è il modo in cui mostra che il desiderio di vendetta, se portato all’estremo, può logorare l’anima. Alla fine, Dantès si trova davanti a una scelta: continuare a distruggere o trovare la pace attraverso il perdono.

Il messaggio spirituale della miniserie è potente. Essa invita lo spettatore a riflettere sulla possibilità di trovare la luce anche nei momenti più bui, ricordando che il perdono non è solo per gli altri, ma soprattutto per liberare sé stessi dal peso dell’odio.


Un Capolavoro Visivo e Emotivo

Girata in ambientazioni suggestive che vanno dalle cupe prigioni alle luminose ville mediterranee, la miniserie cattura perfettamente l’atmosfera del romanzo originale. La regia di Josée Dayan e le musiche avvolgenti accompagnano lo spettatore in un’esperienza quasi mistica, dove ogni scena sembra portare con sé un messaggio nascosto, un insegnamento universale.


Perché Guardarla?

Il Conte di Montecristo con Gérard Depardieu è molto più di una semplice miniserie: è una lezione di vita. Invita lo spettatore a interrogarsi su concetti come il destino, la giustizia divina e il potere della resilienza umana. È una storia che, sebbene ambientata nel XIX secolo, rimane attualissima nella sua capacità di parlare al cuore.


Guarda la Miniserie Completa

Non perdere l'opportunità di vivere quest’avventura epica! La miniserie completa in HD è disponibile su YouTube, pronta per essere vista e rivissuta. Segui questo viaggio intenso e trasformativo cliccando sul link alla fine dell’articolo.


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Recensione Spirituale: La Scena Finale di "Il Gladiatore" e "Ciao" di Tiziano Ferro in 432Hz

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Nella foto l'attore Russel Crowe nei panni di Massimo Decimo Meridio


La scena finale di "Il Gladiatore" di Ridley Scott, in cui Massimo (interpretato magistralmente da Russell Crowe) trova finalmente la pace attraverso la morte e si riunisce con la sua famiglia nell'aldilà, è già di per sé un momento di grande carico emotivo e simbolico. 


Di Giandomenico Donatelli (Blogger)

La combinazione con "Ciao" di Tiziano Ferro, rimasterizzata in 432Hz da Salvatore Calleri, amplifica questa esperienza, trasformando la sequenza in un viaggio spirituale profondamente toccante.


La frequenza di 432Hz è spesso descritta come la "frequenza dell'universo", ritenuta armonizzare naturalmente con le frequenze del corpo e dell'ambiente, promuovendo un senso di pace e benessere interiore. La decisione di rimasterizzare la canzone di Ferro in questa frequenza è un tentativo di connettere ancora più intimamente l'ascoltatore con il flusso delle emozioni presenti nel film.


"Ciao", una canzone che parla di addii ma anche di un nuovo inizio, risuona particolarmente con la scena in cui Massimo dice addio al mondo terreno. La lirica "E ti vengo a cercare, con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici" può essere interpretata come un eco dei pensieri di Massimo verso la sua famiglia defunta, una comunicazione oltre la vita che sottolinea il loro legame eterno.


L'effetto spirituale di questa scena, arricchita dalla musica in 432Hz, si manifesta in un senso di liberazione e trascendenza. È come se l'ascoltatore fosse invitato a liberarsi delle proprie catene terrene, proprio come Massimo si libera dalle sue. La canzone e il film insieme creano un dialogo tra cielo e terra, tra il finito e l'infinito.


In conclusione, la scena finale di "Il Gladiatore" accompagnata da "Ciao" di Tiziano Ferro in 432Hz è un invito a riflettere sulla mortalità e sull'eternità, un promemoria che ogni addio, por più doloroso, può anche essere un passaggio verso una nuova esistenza. Questa combinazione non è solo un'esperienza cinematografica e musicale, ma un rituale di passaggio che tocca l'anima, lasciando gli spettatori sia commossi che spiritualmente elevati.


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