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Ricercatore Italiano Denuncia: “Siamo Irradiati Da Una Tecnologia Narcotizzante Che Ipnotizza Le Masse"

Emiliano Babilonia ricercatore e cavia umana dopo tantissimi test e analisi da lui fatte che trovate su youtube 
– Angeli Custodi mk ultra Italia – dice siamo irradiati da una tecnologia narcotizzante che ipnotizza le masse con le radio frequenze della rete elettrica nazionale.


“Queste frequenze – dichiara Emiliano Babilonia – a loro volta manipolano la frequenza BETA ( di 50 / 60 HZ ) da continua ad alternata, che ha un effetto similmente ad un elettroshock continuo, interagendo con il sistema nervoso centrale rendendoci dei zombi radio pilotati Animoidi. Quando usciamo dallo stato catatonico, sentiamo le voci e cosi perdiamo subito la credibilità e siamo subito definiti degli schizofrenici e malati di mente, invece siamo solo cavie umane coscienti con lavaggi del cervello continui.”
LE ASSOCIAZIONI contro le Manipolazioni Mentali
La frequenza del fenomeno nella popolazione generale è comunque tale che ha portato alla costituzione in diversi Paesi di associazioni di persone che «sentono le voci». Associazioni che recentemente si sono unite nel network.
La Rete accoglie decine di storie analoghe anonimamente raccontate sui blog. Alla ricerca di simili. Per non sentirsi soli e anormali. Di allucinazioni verbali si è parlato a Roma lo scorso mese di febbraio, nell’ambito del congresso della Società italiana di psicopatologia (Sopsi). Presente anche il massimo esperto mondiale in questo campo: Ralph Hoffman, dell’università di Yale. Sta studiando, con la risonanza magnetica funzionale, le diverse aree cerebrali attivate nel momento in cui si sentono le voci: in assenza di un disturbo psicotico, sono le stesse che si “attivano” nel dormi-veglia. Quelle che emettono le onde alfa registrabili dall’elettroencefalogramma. Le stesse eccitate quando si entra in meditazione.

CHI NE SOFFRE
In Italia soffrono più o meno ufficialmente di allucinazioni uditive oltre due milioni di persone. Ma si stima che possano essere anche il doppio, proprio perché si tende a non parlarne. Stesso discorso a livello planetario: oltre 140 milioni, altrettanti di cui non si sa.
E come dar loro torto: in passato molti hanno finito la loro vita in un manicomio per questo. E’ sempre accaduto dalla notte dei tempi, se non si veniva considerati Cassandre o soggetti in linea diretta con le divinità. Altri semplicemente tollerati perché geniali: pittori quali Vincent Van Gogh e Ligabue ne sono esempio. Voci o rumori che non provengono dall’esterno, ma dal proprio interno.
L’ALLUCINAZIONE
Il ricercatore Emiliano Babilonia dopo numerosi test che potete trovare sul web – con numerose testimonianze e dirette radio web ( Emiliano Babilonia spreaker ) lui dice siamo tutti aure sintetiche animonidi radio pilotate.
L’allucinazione è una percezione che si manifesta in assenza di una reale stimolazione del relativo organo di senso: la persona sente o vede o percepisce con l’olfatto, il gusto o il tatto qualcosa che in realtà non c’è. «Tra le allucinazioni, quelle uditive a contenuto verbale (voci) si verificano nel 70% delle persone con diagnosi di schizofrenia», dice Mario Maj, neuropsichiatra dell’università di Napoli e presidente della Società europea di psichiatria. Ciò però non significa che siano collegabili a un disturbo mentale.
Dice Giuseppe Tissi, responsabile del Centro psico-sociale dell’ospedale Sacco di Milano: «Gli studi di Marius Romme, università di Maastricht, su 15 mila persone – spiega – hanno evidenziato che una percentuale compresa tra il 2 e il 4% della popolazione è coinvolta. E in due terzi di questi non esiste alcuna patologia psichiatrica». Spiega Maj: «Tradizionalmente, si è sempre ritenuto che la comparsa di allucinazioni uditive verbali avvenisse esclusivamente nell’ambito di patologie mentali, malattie del cervello (come l’epilessia e i tumori cerebrali) o stati di intossicazione. Al di fuori di queste situazioni, veniva finora considerato “normale” sentire le voci nelle fasi di addormentamento o di risveglio (fino al 25% della popolazione generale) o dopo la morte di una persona cara (sentire la voce del defunto).
In questi ultimi anni, invece, diversi studi hanno documentato che allucinazioni uditive a contenuto verbale possono manifestarsi, nello stato di veglia e al di fuori del contesto del lutto, anche in persone che non hanno altri sintomi di patologia mentale, che hanno un funzionamento sociale e lavorativo del tutto normale e che non provano alcun disagio in rapporto al sintomo (8-15% della popolazione). Per loro voci che consigliano, guidano, incoraggiano o criticano.
A volte si attribuisce ad esse un significato “spirituale””.
Attenzione però.
La causa potrebbe anche essere di origine traumatica: una violenza sessuale, un’aggressione, una catastrofe naturale. È molto importante, e quasi mai semplice, individuare questo trauma sepolto nella memoria della persona. In apparenza inaccessibile.
Sottolinea Maj: «Una storia relegata nell’oblio che, secondo studi recenti, si associa ad un rischio doppio di avere allucinazioni uditive verbali e circa sei volte maggiore di sentire voci che commentano o comandano». Pensieri e ricordi interpretati come di origine esterna. In apparenza oblio, nella realtà una “memorizzazione” attraverso canali cerebrali diversi.
Ma di che tipo sono le voci sentite quando realmente c’è una patologia mentale?
Frequentemente “dialogano tra loro” o “si riferiscono al soggetto in terza persona”, hanno spesso una valenza emozionale negativa. Tipico dei pazienti psicotici, l’interpretazione delle voci in chiave delirante: dovute, per esempio, ad apparecchi impiantati nel loro cervello.
Emiliano Babilonia, dopo tantissimi test e analisi da lui fatte che trovate su youtube – Angeli Custodi mk ultra Italia – Emiliano Babilonia – dice siamo irradiati da una tecnologia narcotizzante che ipnotizza le masse con le radio frequenze della rete elettrica nazionale manipolando la frequenza BETA di 50 / 60 HZ da continua ad alternata come un elettroshock continuo nel cervello che interagisce con il sistema nervoso centrale rendendoci dei zombi radio pilotati e quando usciamo dallo stato catatonico sentiamo le voci e cosi perdiamo subito la credibilità e siamo subito definiti dei schizofrenici e malati di mente.
Autore, Emiliano Babilonia – fonte: satellitispia.blogspot.co.uk / 

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Che cos'è l'HAARP? NON E' l'ossessione dei complottisti! Ma è un altro crimine mondiale made in USA, capace di scatenare “l’inferno” !!!

HAARP: UN CRIMINE MONDIALE USA




Estratto di una Relazione del Parlamento Europeo (14 gennaio 1999):
“HAARP – Un sistema di armamenti con effetti devastanti sul clima
Il 5 febbraio 1998 la sottocommissione “Sicurezza e disarmo” del Parlamento europeo tenne un’audizione in cui si parlò anche di HAARP. Benché invitati, i rappresentanti della NATO e degli USA preferirono non partecipare. La commissione deplora che gli USA non abbiano inviato nessuno all’audizione e non abbiano approfittato dell’occasione per commentare il materiale presentato (22).
HAARP, il programma di ricerca sulle radiazioni ad alta frequenza (High Frequency Active Auroral Research Project) è condotto congiuntamente dall’aeronautica militare e dalla marina militare americane e dall’Istituto di geofisica dell’Università dell’Alaska di Fairbanks. Progetti analoghi vengono condotti addirittura in Norvegia, probabilmente in Antartide, ma anche nell’ex Unione Sovietica (23). HAARP è un progetto di ricerca in cui, attraverso impianti basati a terra e una serie di antenne, ciascuna alimentata da un proprio trasmettitore, si riscaldano con potenti onde radio parti della ionosfera (24). L’energia così generata riscalda talune parti della ionosfera provocando buchi e lenti artificiali.
Lo HAARP può essere impiegato per molti scopi. Manipolando le proprietà elettriche dell’atmosfera si diventa in grado di porre sotto controllo forze immani. Facendovi ricorso quale arma militare, le conseguenze potrebbero essere devastanti per il nemico. Attraverso HAARP è possibile convogliare in una zona prestabilita energia milioni di volte più intensa di quella che sarebbe possibile inviare con qualsiasi altro trasmettitore tradizionale. L’energia può anche essere indirizzata verso un obiettivo mobile, per cui si potrebbe applicare anche contro i missili del nemico.
Il progetto consente anche di migliorare le comunicazioni con i sommergibili e di manipolare la situazione meteorologica globale. Ma è possibile anche il contrario, cioè disturbare le comunicazioni. Manipolando la ionosfera è possibile ostacolare le comunicazioni globali facendo però arrivare a destinazione le proprie. Un’altra applicazione del sistema è quella di scandagliare a raggi X la terra per vari chilometri di profondità (con un’apposita tomografia a effetto penetrante) per esplorare campi di petrolio e di gas, ma anche attrezzature militari sotterranee. Radar in grado di vedere oltre l’orizzonte e di definire gli oggetti a grande distanza sono un’altra delle applicazioni del sistema HAARP. Ciò consente di individuare gli oggetti in arrivo da dietro la curvatura del pianeta.
A partire dagli anni ’50 gli Stati Uniti hanno effettuato esplosioni di materiale nucleare nelle fasce di Van Allen (25) per sondare gli effetti delle esplosioni atomiche ad un’altezza così elevata sulle trasmissioni radio e le operazioni radar in virtù dell’intenso impulso elettromagnetico scatenato dalle deflagrazioni. Esse crearono nuove fasce di radiazione magnetica comprendenti quasi tutta la terra. Gli elettroni correvano lungo linee di campo magnetiche creando un’aurora boreale artificiale sopra il Polo Nord. Con questi test militari si rischia seriamente di danneggiare per molto tempo la fascia di Van Allen. Il campo magnetico terrestre può essere distrutto in vaste aree impedendo le comunicazioni via radio. Secondo scienziati americani ci vorranno probabilmente molte centinaia di anni prima che la fascia di Van Allen si stabilizzi nella sua posizione normale. Il sistema HAARP può provocare mutamenti delle costanti meteorologiche. Esso può anche influenzare tutto l’ecosistema, soprattutto nella sensibile area antartica.
Un’ulteriore seria conseguenza del sistema HAARP sono i buchi ionosferici causati dalle potenti onde radio inviate. La ionosfera ci protegge dalle radiazioni provenienti dal cosmo. Si spera che i buchi giungano a riempirsi nuovamente, ma le esperienze compiute con i mutamenti dello strato di ozono puntano in direzione contraria. Ciò significa che esistono buchi non indifferenti nella fascia protettiva della ionosfera.
A causa delle sue notevoli ripercussioni sull’ambiente, HAARP è una questione che riguarda tutto il mondo e bisogna anche chiedersi se i vantaggi di sistemi del genere controbilancino effettivamente i rischi. Le conseguenze ecologiche ed etiche vanno analizzate approfonditamente prima di qualsiasi altra ricerca e sperimentazione. HAARP è un progetto quasi totalmente sconosciuto all’opinione pubblica, ed è importante aumentare la consapevolezza di quest’ultima in proposito.
HAARP è il proseguimento di cinquant’anni di ricerca spaziale intensiva di chiaro stampo militare, portata avanti anche nel quadro delle “guerre stellari” per il controllo delle fasce più alte dell’atmosfera e delle comunicazioni. Tale ricerca va considerata seriamente nociva per l’ambiente, con conseguenze incalcolabili per la vita umana. Nessuno è oggi in grado di dire con sicurezza quali possono essere le conseguenze di HAARP. La cultura della segretezza nell’ambito della ricerca militare dev’essere combattuta. E’ necessario promuovere il diritto alla trasparenza e alla verifica democratica dei progetti di ricerca militari, come pure il controllo parlamentare.
Tutta una serie di atti normativi internazionali (“Convenzione sul divieto dell’utilizzo a scopi militari
o ad altri scopi ostili delle tecniche di modificazione dell’ambiente”, “The Antarctic Treaty”, “Trattato recante principî per il comportamento degli Stati nell’esplorazione dello spazio esterno, compresi la luna e gli altri corpi celesti” e la Convenzione dell’ONU sulle leggi del mare) fanno risultare HAARP assai dubbio non soltanto dal punto di vista umano e politico, ma anche da quello giuridico. Il trattato sull’Antartide prevede che l’Antartide possa essere utilizzata unicamente a scopi pacifici(26). Ciò potrebbe anche significare che HAARP rappresenta una violazione del diritto internazionale. Tutte le conseguenze dei nuovi sistemi di armamenti devono essere valutate da organismi internazionali indipendenti. Vanno inoltre elaborati altri accordi internazionali tesi a proteggere l’ambiente da inutili devastazioni in caso di guerra.
Impatto ambientale delle attività militari
Non sono soltanto i sistemi di armamenti, ma anche in generale tutte le attività militari ad avere una qualche forma di impatto ambientale, anche le esercitazioni realizzate in tempo di pace. Tuttavia, nel discutere del degrado ambientale, il ruolo delle forze armate in generale non è mai stato toccato, essendo stato criticato soltanto l’impatto ambientale della società civile. Vi sono almeno due spiegazioni per questo(27). Le attività militari sono più complicate da discutere a causa della loro segretezza ed è difficile controbattere con motivazioni ambientali l’interesse supremo di una nazione che è la sua sicurezza e la sua difesa. Oggidì tuttavia, visto il carattere di grave minaccia alla sicurezza delle catastrofi ambientali e naturali, queste argomentazioni risultano più dubbie.
In tempo di pace le forze armate si addestrano ad esercitare compiti tipici dei periodi di guerra in condizioni quanto più realistiche possibile. Le esercitazioni vengono pertanto realizzate in condizioni analoghe a quelle di una guerra, ciò che comporta grandi sollecitazioni sull’ambiente, come dimostrano ad esempio il ritiro delle truppe sovietiche e l’abbandono delle basi militari nell’Europa centrale e dell’Est che hanno lasciato notevoli tracce sull’ambiente locale. Le esercitazioni militari comportano notevoli danni al paesaggio e alla fauna. Le esercitazioni di truppe espongono notevoli superfici di terreno a un degrado ambientale non indifferente. I campi di tiro dell’artiglieria e i siti di lancio dei missili tattici tendono a occupare vastissime superfici a scopi militari. Anche la produzione di materiale bellico e l’industria dei prodotti militari causano notevoli problemi ambientali.
Le forze armate sono responsabili dell’emissione di svariati gas che hanno un’influenza sul clima, innanzitutto biossido di carbonio, ma anche della combustione di combustibili fossili e dell’emissione di freon, responsabile dell’assottigliamento dello strato di ozono (28). L’utilizzo di combustibili per l’aeronautica rappresenta una notevole fonte di emissioni di sostanze acidificanti, come ossidi di azoto e ossido di zolfo. Le forze armate sono responsabili di gran parte dei consumi totali dei combustibili per l’aeronautica e sono responsabili di grandissima parte delle emissioni complessive degli aerei(29). Un impatto particolarmente nocivo sull’ambiente è quello degli aeroplani d’alta quota e dei missili, tanto sotto forma di inquinamento acustico che di emissioni gassose. Tutti i missili alimentati a combustibile solido emettono enormi quantità di acido cloridrico e ogni volo di una navicella spaziale rilascia circa 75 tonnellate di cloro altamente nocivo per l’ozono. Ma anche l’inquinamento acustico provocato dalle esercitazioni militari con l’impiego di munizioni di grosso calibro può provocare disturbi all’ambiente.
Con le esercitazioni di tiro la natura viene inquinata dall’emissione di metalli. Molto spesso viene impiegato un gran numero di munizioni di piccolo calibro contenenti piombo, per cui notevoli quantitativi di questo metallo vengono dispersi nella natura. Non si dispone purtroppo di informazioni complessive circa il consumo dei metalli.
Le conseguenze del disarmo sotto forma di problemi ambientali sono state messe in risalto soltanto di recente. Ogni anno vengono distrutti grossi quantitativi di sostanze esplosive, la maggior parte dei quali per via industriale. Certe munizioni non possono per vari motivi essere distrutte in questo modo ma devono essere fatte esplodere. Questo smantellamento è certamente necessario e positivo, ma il processo andrebbe portato avanti in modo compatibile con l’ambiente. Occorre mettere a punto una tecnologia valida e compatibile con l’ambiente per la distruzione degli armamenti.
Svariati paesi hanno già iniziato a sfruttare le possibilità di utilizzare le risorse militari per ripristinare l’ambiente distrutto dalle forze armate. Come qualsiasi settore della società, anche il settore militare deve assumersi una propria precisa responsabilità nei confronti dell’ambiente. Le questioni ambientali devono, come per gli altri settori della società, formare parte integrante delle attività delle forze armate ed essere contemplate nel processo decisionale e finanziario. Nel maggio del 1993 l’organismo ambientale delle Nazioni Unite UNEP (Programma ambientale delle Nazioni Unite) decise di esortare i governi nazionali a definire norme nazionali per il settore militare (“Application of Environmental Norms to Military Establishments”). Un paese come la Finlandia ha messo a punto un “Libro verde” per disciplinare l’impatto ambientale delle attività delle forze armate. Anche la Svezia ha operato in tal senso(30). Nel giugno del 1996 la Svezia ha altresì elaborato, insieme agli USA, delle direttive ambientali per le attività militari(31). Le forze armate dovrebbero definire obiettivi ambientali e proposte di misure in modo da contribuire a un minore impatto sull’ambiente in conformità dell’Agenda 21 e della “Dichiarazione di Rio”(32). Esse dovrebbero altresì elaborare relazioni in cui si specificano i fattori che al loro interno hanno un’influenza sull’ambiente. Anteriormente all’avvio di nuovi progetti e negli appalti pubblici per l’acquisto di materiali per uso civile e militare, occorre realizzare valutazioni dell’impatto ambientale.
Ciascun governo dovrebbe repertoriare il proprio fabbisogno ambientale e definire le risorse militari disponibili per finalità ambientali, elaborare piani ambientali nazionali e riferire le proprie esperienze ad un apposito organismo in seno all’Unione europea e alle Nazioni Unite.
Tutto il personale militare e anche i soldati di leva dovrebbero ricevere una formazione di base in materia di scienze ambientali. Si ritiene che le forze armate americane abbiano compiuto notevoli progressi in materia ambientale, soprattutto per quanto riguarda i materiali, ma anche sul piano della formazione. L’Unione europea dovrebbe cooperare in più ampia misura e procedere a uno scambio di informazioni in materia con gli Stati Uniti”.

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Progetti Per Trasformare Le Persone In Biorobots Mediante Armi Psicotroniche Ed Elettromagnetiche.



Nel marzo 2012 il Ministro della Difesa russo Anatoli Serdjukov disse: “Lo sviluppo di armamenti basati sui nuovi principi della fisica, armi ad energia diretta, armi geofisiche, armi a onde di energia, armi genetiche, armi psicotroniche etc., fa parte del programma di approvvigionamento delle armi di stato per gli anni 2011-2020,”
Voice of Russia.
Il mondo dei media reagì a questo accenno sull’uso “aperto” di armi psicotroniche pubblicando gli esperimenti degli anni ’60 dove onde elettromagnetiche vennero usate per trasmettere semplici suoni nel cervello umano.
Tuttavia la più parte di queste pubblicazioni non disse che quella ampia ricerca scientifica è stata portata avanti in tutto il mondo. Solo un quotidiano columbiano, El Spectador, pubblicò un articolo che copriva tutta la gamma dei risultati ed avanzamenti in questo campo.
Il britannico Daily Mail, altra eccezione, scrisse che la ricerca nelle armi elettromagnetiche è stata portata avanti segretamente dagli USA e dalla Russia dagli anni ’50 e che, una precedente ricerca ha mostrato che onde o raggi a bassa frequenza, possono influenzare le cellule cerebrali, alterare stati psicologici e rendere possibile trasmettere condizionamenti e comandi direttamente nel processo di pensiero dell’individuo. (si veda :”High doses of microwaves can damage the functioning of internal organs, control behaviour or even drive victims to suicide.”: “alte dosi di microonde possono danneggiare il funzionamento di organi interni, controllare il comportamento o persino portare le vittime al suicidio“). Nel 1975, un neurofisiologo, Don R. Justesen, il direttore dei Laboratories of Experimental Neuropsychology at Veterans Administration Hospital in Kansas City – USA-, involontariamente lascio’ trapelare delle informazioni della National Security Information. Pubblico’ un articolo nell’ “American Psychologist”, “sull’influenza delle microonde sul comportamento delle creature viventi’.
Nell’articolo citò i risultati di un esperimento descrittogli dal college Joseph C. Sharp, che stava lavorando su Pandora, un progetto segreto della Marina Americana. Don R. Justesen nel suo articolo scriveva:

Irradiando se stessi con queste microonde modulate sulla voce, Sharp e Grove furono prontamente in grado di sentire, identificare e distinguere tra 9 parole. I suoni uditi non erano dissimili da quelli emessi dalle persone con la laringe artificiale
(pg. 396).

Che quel sistema successivamente sia stato perfezionato, è dimostrato dal documento che apparve sul sito della Environmental Protection Agency [Agenzia per la Protezione Ambientale] Americana, nel 1997, dove il suo Ufficio Ricerca e Sviluppo (Office of Research and Development) presentò il progetto del Dipartimento della Difesa(Department of Defense): “Comunicare attraverso l’effetto auditivo del microonde”.
Nella descrizione si diceva:
Si descrive una tecnologia rivoluzionaria ed innovativa che offre comunicazioni a bassa probabilità di intercettazione in frequenza radio (RF). Si è stabilita la fattibilità del concetto usando sia un sistema di laboratorio a bassa intensità che con trasmettitore ad alta potenza RF. Esistono numerose applicazioni militari in area di ricerca e salvataggio, sicurezza e operazioni speciali
Nel gennaio 2007 il Washington Post scriveva sullo stesso tema:
Nel 2002, il Laboratorio dell’Air Force Research [Laboratorio di Ricerca dell’Aeronautica- USA] brevettò precisamente una tale tecnologia: usare microonde per mandare parole nella testa di qualcuno…”.
Rich Garcia, un portavoce del consiglio direttivo per l’energia, del laboratorio di ricerca, non accettò di discutere quel brevetto o attuale o correlata ricerca nel campo, citando la politica del laboratorio di non commentare sul suo lavoro sulle microonde. In risposta ad una richiesta del Freedom of Information Act [legge per la libertà di informazione] attivatasi per questo articolo, l’Aeronautica pubblicò documenti non “classificati” [“non sotto segretezza] che riguardavano quel brevetto del 2002 — documenti che rilevavano che il brevetto si basava su sperimentazione umana al laboratorio dell’Aeronautica, nell’ottobre 1994, dove scienziati furono in grado di trasmettere frasi nella testa di soggetti umani, anche se con marginale intelleggibilità.
Pare che la ricerca sia continuata almeno per tutto il 2002. Fin dove questo lavoro si sia spinto è ad ora non chiaro. Il laboratorio di ricerca, citando la classificazione, si rifiutò di discuterne o pubblicare altro materiale. Possiamo solo ri-sottolineare, che i media mondiali hanno evitato di pubblicare tutta la gamma dei progressi fatti nella ricerca relativa al controllo remoto del sistema nervoso umano. Ildr Robert Becker, nominato due volte per il Nobel per la Pace, per la sua parte nella scoperta degli effetti di campi pulsati per guarire ossa fratturate, scrisse nel suo libro “Body Electric” sull’esperimento del 1974 fatto da J. F. Schapitz, pubblicato grazie alla richiesta del Freedom of Information Act.
J.F. Schapitz affermava:
In questa investigazione verrà mostrato come la parola pronunciata dall’ipnotista puo’ anche essere veicolata direttamente in parti subconscie del cervello umano, a mezzo di energia elettromagnetica modulata, senza impiego di apparecchi tecnici per ricevere o decodificare i messaggi e senza che la persona esposta a tale influenza abbia la possibilità di controllare coscientemente l’input informativo
“In uno dei 4 esperimenti, ai soggetti coinvolti venne dato un test di 100 domande, che variavano da domande facili a quelle tecniche. Successivamente, non sapendo che venivano irradiati, essi sarebbero stati soggetti a raggi di informazione che avrebbero suggerito le risposte che avevano lasciato in bianco, amnesia per alcune delle loro risposte corrette e una falsificazione di memoria per altre risposte corrette. Dopo 2 settimane dovevano rifare il test.”
(Dr. Robert Becker: Body Electric: Electromagnetism and the Foundation of Life, William Morrow and comp., New York, 1985).
I risultati del secondo test non furono mai pubblicati. E’ piuttosto evidente che in tali esperimenti venivano mandati messaggi al cervello umano in frequenze di ultrasuoni, che il cervello umano percepisce, ma di cui il soggetto è inconsapevole.
Il Dr. Robert Becker, a causa di quelle pubblicazioni e del suo rifiuto di sostenere la costruzione di antenne per la comunicazione con i sottomarini via frequenze cerebrali, perse il supporto finanziario per la sua ricerca, cosa che significò la fine della sua carriera scientifica. Trasmettere un discorso umano nel cervello umano usando onde elettromagnetiche, pare sia, per i ricercatori, uno dei compiti piu’ difficili. Deve essere molto piu’ facile controllare le emozioni umane che motivano il pensiero e le azioni umane. Le persone che affermano di essere vittime di esperimenti con tali dispositivi, lamentano, a parte il fatto di sentire le voci, di sentire false emozioni (incluso l’orgasmo) ma anche dolori ad organi interni che i medici non sono in grado di diagnosticare. Nel novembre 2000 il Comitato per la Sicurezza della Duma, dello Stato Russo affermò chemolti governi moderni hanno a disposizione mezzi che consentono il controllo remoto del sistema nervoso umano o la possibilità di procurare in remoto [a distanza] malori fisici.
E’ piuttosto evidente che quelle tecnologie vengono usate, in conflitto con il codice di Norimberga, per esperimenti su esseri umani ignari. Nel 2001 il quotidiano dell’esercito USA, il Defense News, scriveva che Israele stava sperimentando quelle armi sui Palestinesi. Anche il Presidente, spodestato, dell’Honduras, Manuel Zelaya, mentre era sotto assedio nella ambasciata brasiliana in Honduras, lamentò di essere stato soggetto a ”bombardamento di elettroni con microonde”, cosa che produceva “mal di testa e destabilizzazione organica”. The Guardian, Ottobre 2008.
Quando Amy Goodman del Democracy Now gli chiese:
“Come Presidente, sapete di questo nell’arsenale dell’Honduras?”
Zelaya rispose: “Si, ovviamente”
L’uso di quelle armi riemerge di tanto in tanto in tempi di crisi politica. Secondo dei quotidiani russi, durante il fallito putch contro Mikhail Gorbachov, nel 1991, il generale Kobets mise in guardia i difensori della Casa Bianca Russa, sul fatto che la tecnologia del mind control poteva venire usata contro di loro (Komsomolskaya Pravda, September 7,1991, O. Volkov, „Sluchi o tom chto nam davili na psychiku nepotverzdalis. Poka“).
Dopo il putsch, il vice presidente della Lega degli Scienziati Indipendenti dell’URSS [League of Independent Scientists of the USSR] Victor Sedlecki, pubblicò una dichiarazione nel quotidiano russo Komsomolskaya Pravda, dove affermava:
Come esperto ed entità legale, dichiaro che la produzione di massa … di biogeneratori psicotronici è stata lanciata a Kiev (e questo è veramente una questione molto seria). Non posso asserire per certo che siano stati esattamente i generatori di Kiev ad essere usati durante il putch… tuttavia, il fatto che fossero usati è cosa ovvia per me.”
Cosa sono i generatori psicotronici?
E’ un equipaggiamento elettronico che produce l’effetto di controllo guidato nell’organismo umano. I suoi effetti sono particolarmente sugli emisferi destro e sinistro della corteccia. Questa è anche la tecnologia del progetto USA Zombie 5“. Egli inoltre affermò che a causa della inesperienza del personale che li usava, il tentativo di usare i generatori fallì.
(Komsomolskaya Pravda, August 27,1991, “Avtory programy Zombi obnaruzheny v Kieve”.
Attualmente in USA molte centinaia di persone lamentano la manipolazione remota del loro sistema nervoso e stanno preparando una class action contro l’FBI, il Dipartimento della Difesa ed altre Agenzie (ministeri) per chiedere loro di pubblicare i files che riguardano le loro persone, rilevare le radiazioni dannose mirate ai loro corpi e le fonti di tali radiazioni. Allo stesso modo circa 2000 persone stanno denunciando la situazione in Russia, piu’ di 200 in Europa, piu’ di 300 in Giappone e decine di persone in Cina ed India.
Un politico russo, Vladimir Lopatin, che lavorava al Comitato della Sicurezza della Duma dello Stato Russo e che vi introdusse un emendamento per proibire l’uso di tali tecnologie, ammise nel suo libro „Psychotronic Weapon and Security of Russia“ [Arma psicotronica e Sicurezza della Russia] (editore Sinteg, Moscow, 1999), che in Russia vengono fatti esperimenti su cittadini ignari; lo si comprende da questo passaggio:
“Servono processi legali per realizzare dei risarcimenti per i danni e perdite che siano da riferirsi alla riabilitazione sociale di persone che soffrono di influenze informative distruttive“. Bisogna comprendere che la maggior parte di queste persone, passano da un ospedale psichiatrico all’altro.
Vladimir Lopatin visitò gli USA nel 1999 come presidente del “Subcomitato per la Riforma Militare del Comitato Supremo Sovietico dell’URSS per Questioni di Difesa e Sicurezza” [Military Reform Subcommittee of the USSR Supreme Soviet Committee for Issues of Defense and State Security] ed incontrò Richard Cheney. A quel tempo veniva descritto come il “ “leader di una nuova “stirpe” di dissidenti sovietici. Poi scomparve dai ranghi maggiori dei politici russi.
Perché questa ricerca è stata mantenuta segreta fino ad oggi?
Ci sono due spiegazioni per questo:
- La prima è che c’è una gara segreta tra gli eserciti del mondo , dove le superpotenze concorrono per ottenere una supremazia decisiva in questa area e gestire in questo modo il controllo sul mondo intero.
- La seconda è che i governi tengono al caldo queste tecnologie nel caso in cui non siano in grado di controllare con mezzi democratici, le crisi che possono sorgere come risultato delle loro mediocri decisioni.
In entrambi i casi si porrà fine all’era democratica e della libertà umana nella storia. Secondo una dichiarazione dell’ex Ministro della Difesa Russo, Serdjukov, ci sono di massima ancora 8 anni prima che queste armi siano ufficialmente parte dell’arsenale militare russo. Per la democrazia questo significherebbe l’inizio della fine.
In ogni caso I Russi, in passato, non erano decisi a far lavorare i loro mezzi. Quando fu lanciata la costruzione del sistema Americano HAARP, sistema che si suppone in grado di avere come bersaglio ampie regioni del pianeta facendo vibrare la ionosfera alle frequenze cerebrali [vibrating the ionosphere in brain frequencies] (in questo esperimento non furono usate le frequenze cerebrali ma il sistema HAARP puo’ trasmettere anche in frequenze cerebrali), la Russia dichiarò la sua volontà a bandire le tecnologie per il controllo mentale.
La Duma dello Stato Russo e di conseguenza l’Assemblea Interparlamentare dell’Unione degli Stati Indipendenti si rivolse all’ONU, all’ OBSE e al Consiglio d’Europa con una proposta per una convention interna per mettere al bando lo sviluppo e l’uso di armi informative.
Secondo il quotidiano russo Segodnya, nel marzo 1998, la questione fu discussa con il segretario generale dell’ONU, Kofi Anan ed inclusa nell’agenda dell’Assemblea generale dell’ONU. E’ molto probabile che gli USA abbiamo rifiutato di negoziare questa convenzione e di conseguenza il divieto sulle armi informative non venne discusso dall’Assemblea Generale dell’ONU. Persino nel Congresso Americano, apparve un emendamento che proponeva il divieto di tecnologie sul controllo mentale.

 http://thomas.loc.gov/cgi-bin/query/r?c107:chemtrails.
Ma questo fu solo per un breve periodo. L’emendamento fu poi cambiato e il divieto di quelle tecnologie fu lasciato fuori dal decreto Space Preservation Bill. Né il Congresso USA né il Presidente USA hanno mai fatto uno sforzo per vietare le armi di controllo mentale.
Anche il Parlamento EU reagì al lancio della costruzione del system HAARP (The European Parliament reacted as well to the launch of the HAARP system construction), quando nel 1999 richiese che venisse vietata la manipolazione degli esseri umani.
La risoluzione passò dopo la testimonianza dell’autore americano del libro “Angels Don’t Play this HAARP” [Gli Angeli non suonano questa HAARPA], Nick Begich, che pare convincesse il parlamento EU del possibile uso di questo sistema per manipolare le menti di tutte le popolazioni. Nel rapporto del pannello dello STOA (Science and Technological Options Assessment-Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche) da parte del Parlamento Europeo, ovvero nel “Crowd Control Technologies” – tecnologie di Controllo della Massa, viene citato il testo originariamente proposto, relativo alla Risoluzione del Parlamento Europeo.
In tale testo il Parlamento Europeo richiede:
una convenzione internazionale ed un divieto su tutta la ricerca e sviluppo, sia civile che militare, che cerca di applicare la conoscenza della chimica, elettrotecnica, vibrazione sonora ed altre funzioni del cervello umano, per lo sviluppo di armi che possano permettere una qualsivoglia forma di manipolazione degli esseri umani, incluso il divieto di ogni effettivo o possibile spiegamento (sottolineato dall’autore dell’articolo) di tali sistemi. (40, pg CII, ref. 369).
Ma pare che allo stesso tempo i Paesi EU abbiano dato le dimissioni da questa intenzione … nel momento in cui accettano la politica della NATO sulle armi non letali.
Nello stesso rapporto, lo STOA afferma che gli USA sono il maggior promotore dell’uso di quelle armi e che: “Nell’ottobre 1999 la NATO annunciò una nuova politica di armi non letali ed il loro posto negli arsenali alleati” (pg. xlv) e prosegue:
“Nel 1996 strumenti non letali identificati dall’esercito USA includevano … “sistemi di direzione di energia e armi a radio frequenza“ ”European Parliament ” (a fine pagina, secondo riferimento pg. Xlvi).
“Un sistema di direzione di energia” viene successivamente definito da un documento dello STOA: “Un sistema di armi a direzione di energia progettato per accordarsi ad una fonte di radio frequenza, per interferire con l’attività del cervello umano a livello sinaptico“ (a fine pagina, primo riferimento, Appendice 6-67). Dal 1999 quelle armi sono state aggiornate per altri 13 anni. European Parliament.
Nel 1976 il futuro consulente per La Sicurezza Nazionale del cabinetto del Presidente Carter, Zbygniew Brzezinski, scrisse un libro “Between Two Ages, America’s Role in the Technetronic Era” (Penguin Books, 1976, Massachusets), ovvero: “Tra le Epoche, il ruolo dell’America nell’era tecnotronica”. In tale libro egli predisse una “società piu’ controllata e diretta” basata sullo sviluppo della tecnologia, dove un gruppo elitario giocherà un ruolo guida, che si avvantaggerà di persistenti crisi sociali per usare “le tecniche di avanguardia per influenzare il comportamento umano e tenere la società sotto stretta sorveglianza e controllo”.
Nella pubblicazione dell’Istituto di Studi Strategici – Strategic Studies Institute- del college militare dell’esercito americano – U.S. Army War College- pubblicato nel 1994, fu predetto l’uso delle tecniche di controllo mentale:
Lo scenario per l’anno 2000 presumeva la crescita del terrorismo, del traffico di droga e della criminalità e venne tratta una conclusione:
“Il presidente fu cosi ben disposto all’uso di quel tipo di tecnologia psicotronica che formava il nucleo dell’ RMA (rivoluzione negli affair militari)… fu necessario ripensare i nostri proibizionismi etici sulla manipolazione delle menti dei nemici (e di quelli potenziali) sia internazionali che domestici… Grazie a sforzi persistenti cambiarono le nozioni domestiche, molto sofisticate, sulla “crescita della coscienza” e quelle fuori moda “sulla privacy personale” e sulla “sovranità nazionale. Una tecnologia cambio’ il modo in cui la forza veniva applicata e cose come il coraggio personale, la leadership faccia faccia e la mentalità anti-guerra, diventarono irrilevanti”…
“I sostenitori potenziali o possibili delle insurrezioni nel mondo venivano identificati usando l’Interagency Integrated Database [una raccolta dati integrata e inter-Agenzie]. Questi venivano categorizzati come “potenziali” o “attivi”, con sofisticate simulazioni della personalità, usate per sviluppare, creare su misura e mettere a fuoco campagne psicologiche per ognuno di loro”
Cosi l’Institute of Strategic Studies [l’Istituto per gli Studi Strategici] suppose che nel 2000 queste tecnologie sarebbero state cosi avanzate che sarebbe stato possibile privare l’essere umano della sua libertà e adattare la sua personalità ai bisogni della élite dominante. Molto probabilmente queste tecnologie erano a questo livello già nel 1994. I tentativi di far conoscere al grande pubblico l’esistenza di simili armi, vengono sistematicamente soppressi, considerando che è evidente che un pubblico democratico richiederebbe immediatamente un divieto di quelle tecnologie.
Vladimir Lopatin [il politico russo di cui abbiamo parlato sopra, che lavorava al Comitato della Sicurezza della Duma dello Stato Russo e che vi introdusse un emendamento per proibire l’uso di tali tecnologie], scriveva:
La corsa alle armi sta accelerando come conseguenza della classificazione. La segretezza: in primo luogo il modo per assicurarsi un crudele controllo sulle persone… il modo per ridurre la loro creatività e ridurli a dei biorobots…”.
E quella guerra psicotronica “sta già avvenendo senza dichiarazione di guerra, segretamente… Solo se il lavoro sul problema del controllo mentale non sarà piu’ coperto dalla cortina della segretezza, dalla straordinarietà, dalla misteriosità, solo se verrà portata avanti una ricerca scientifica complessa e aperta, con partecipazione internazionale, la guerra psicotronica, incluso l’uso di armi psicotroniche, potrà essere evitata”.
L’articolo “Informacni zbrane ohrozuji demokracii a lidstvo” è stato cancellato dal sito del quotidiano online ceco Britske Listy ( www.blisty.cz ). Facebook ha bloccato la condivisione dell’indirizzo web originale della versione inglese dello stesso articolo: Means of Information War Threaten Democracy and Mankind – I mezzi della guerra informativa minacciano la democrazia e l’umanità. Anche un articolo simile è stato cancellato dalla pagina web della rivista australiana “New Dawn”.
Non esistono legislazioni che puniscano l’uso di quelle tecnologie da parte dei governi. Solo in Russia ed in alcuni Stati USA ci sono leggi che puniscono la proprietà o il commercio di quelle tecnologie da parte di entità NON governative…. Per esempio nello stato del Michigan, la sentenza per questo tipo di crimine è uguale alla sentenza per la proprietà o il commercio di armi di distruzione di massa.

Autore: Mojimir Babacek / Articolo originale: globalresearch.ca / Traduzione per The Living Spirits, di Cristina Bassi - tratto da nocensura.com

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