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Danni da vaccino: sotto accusa la Fondazione di Bill Gates! (Notizia molto interessante del 2014)

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La Fondazione di Bill Gates sta passando guai in India, come riportano Health Impact News, Economic Times India e VacTruth. La Corte Suprema indiana sta infatti indagando sull’ente del miliardario americano per sperimentazioni non corrette e illegali di vaccini sui bambini. Ma non solo.




Health Impact News e Economic Times India riportano come la Bill & Melinda GatesFoundation sia stata messa sotto accusa per questioni riguardanti i vaccini. Tutto è nato da un esposto presentato da alcuni cittadini indiani contro l’Oms, la Gates Foundation e il PATH (Program for Appropriate Technology in Health), accusati di avere sperimentato vaccini su una popolazione assolutamente non informata, vulnerabile e analfabeta, senza fornire né alle famiglie né alle ragazzine le informazioni idonee ad ottenere appunto un consenso informato, senza dare informazioni sui potenziali eventi avversi di quei vaccini e senza garantire alcuna sorveglianza postvaccinale. La notizia è stata resa pubblica in prima battuta dell’Economic Times India in un articolo con il quale si spiegava che erano stati effettuati test su 16.000 bambine di una scuola tribale nell’Andhra Pradesh, utilizzando il vaccino per il papilloma virus (HPV), nella fattispecie il Gardasil. Nel giro di qualche settimana l’inchiesta ha fatto il giro del mondo. Secondo l’articolo scritto da KP Narayana Kumar, entro un mese dalla vaccinazione molte delle bambine si sono ammalate e un po’ di tempo dopo cinque di esse sono morte. Altre due bambine sono risultate decedute a Vadodara, nel Gujarat, dove altre 14.000 ragazzine erano state vaccinate con un altro vaccino HPV, il Cervarix prodotto dalla GlaxoSmithKline (GSK). La cosa sconcertante che sarebbe emersa è che molti dei consensi informati erano stati firmati illegalmente o dai custodi delle residenze dove stavano le studentesse o da familiari analfabeti. Tutto ciò è stato scoperto solo quando gli attivisti dell’associazione SAMA, un gruppo a tutela della salute delle donne, ha deciso di investigare per scoprire cosa era accaduto. L’articolo spiega anche che 120 ragazzine sono state male, con sintomi che variavano dalle crisi epilettiche a forti dolori di stomaco, mal di testa e cambiamenti dell’umore. L’Economic Times ha riportato come ci siano stati anche casi di comparsa precoce del mestruo subito dopo la vaccinazione, forti sanguinamenti e crampi tra molte studentesse. La correlazione con la vaccinazione però è stata subito esclusa, senza nemmeno indagini approfondite, preferendo addebitare tutto a psicosi suicidarie, malaria, infezioni virali, eccetera. L’organizzazione che ha finanziato lo studio era proprio la Gates Foundation che però definì quel progetto come un autentico successo. E proprio sulla base di quelle affermazioni, l’Oms, la International Federation of Gynaecology and Obstetricse la Federation of Obstetric and Gynaecological Societies of India hanno raccomandato la vaccinazione come di provata sicurezza ed efficacia come misura preventiva del cancro alla cervice. I firmatari dell’esposto alla Corte Suprema indiana hanno anche sostenuto come non sia la prima volta che accadono fatti del genere.

Nel dicembre 2012 nel piccolo villaggio di Gouro, nel Chad, 500 bambini sono stati chiusi dentro la loro scuola e, da quanto ricostruito sempre dai giornali e dall’associazione americana VacTruth, costretti a ricevere il vaccino per la meningite A senza che i genitori sapessero nulla. Il vaccino non era ancora stato autorizzato poiché doveva ancora passare attraverso le fasi tre e quattro della sperimentazione. Nel giro di qualche ora 106 bambini cominciarono ad accusare mal di testa, vomito, convulsioni gravi e paralisi. Stando alle ricostruzioni, hanno dovuto attendere una settimana l’arrivo di un medico, mentre il personale che aveva somministrato loro il vaccino continuava a vaccinare altre persone nel villaggio. Quando poi il medico è arrivato, ha ammesso di non poter fare più nulla per quei bambini. I fatti sono stati riportati da un piccolo quotidiano locale, La Voix, secondo cui alcuni bambini sono poi stati trasferiti all’ospedale a N’Djamena, capitale del Chad. Molti di essi sono ritornati al villaggio senza una diagnosi e alle famiglie pare sia stata data una somma di denaro, senza alcun documento firmato ma dopo aver ribadito che non si era trattato di danno dovuto al vaccino. L’unica televisione che ha parlato di questi bambini è stato un canale locale, chiamato Tchad, che ha mostrato anche il primo ministro mentre faceva loro visita in ospedale.

Spostiamoci in Pakistan e andiamo a leggere cosa scrive l’Express Tribune da Islamabad. E’ stata messa in piedi un’inchiesta governativa che ha scoperto come “il vaccino antipolio per bambini finanziato dalla Global Alliance for Vaccination and Immunisation stia causando morti e disabilità in alcune regioni, tra cui il Pakistan”. Addirittura la Prime Minister’s Inspection Commission (PMIC)avrebbe raccomandato al primo ministro Yousaf Raza Gilani di sospendere immediatamente tutti i tipi di vaccino forniti dal GAVI. Secondo l’Express Tribune, le principali vaccinazioni incriminate erano l’antipolio e il vaccino pentavalente che si sospettano essere la causa di morti e disabilità in Pakistan, India, Sri Lanka, Bhutan e Giappone. Da sottolineare come il GAVI sia finanziato dal Bill and Melinda Gates Children’s Vaccine Program, dalla International Federation of Pharmaceutical Manufacturers Association, dalla Rockefeller Foundation, dall’United Nations Children’s Fund (UNICEF), dall’Oms e dalla Banca Mondiale. Il rapporto della commissione asseriva poi che i vaccini non risultavano testati in laboratorio per confermarne efficacia e sicurezza.

Ma non è finita qua. Nel 2012 Ramesh Shankar Mumbai, redattore per il sito web Pharmabiz, ha riportati come due medici indiani avessero accusato la Gates Foundation e l’Oms di mancanza di etica. Mumbai ha raccontato come i dottori Neetu Vashisht Jacob Puliyel del Dipartimento di Pediatria del St. Stephens Hospital a Delhi avessero lanciato dure accuse in uno studio comparso nell’aprile di quell’anno sull’Indian Journal of Medical Ethics rimproverando una totale mancanza di trasparenza. Gli autori dello studio facevano notare come l’incidenza di paralisi flaccida fosse aumentata in proporzione all’aumentare delle dosi di vaccino antipolio somministrate e come i bambini con quel tipo di paralisi avessero un rischio doppio di morire rispetto al rischio prodotto dalla polio dovuta a virus selvaggio.

Nel 2013 appare un altro articolo sul sito web Occupy Corporatism, scritto da Susanne Posel, secondo cui il GAVI stava usando un vaccino non testato sui bambini pakistani causando innumerevoli morti.

Anche ammettendo che nelle ricostruzioni fatte da giornalisti e medici ci siano imprecisioni o elementi ancora non del tutto confermati, pare possibile ignorare fatti come questi? O non dovrebbero invece indurre chi prende certe decisioni a mettere in discussione approcci e sistemi?

Referenze














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Danni da vaccino: sotto accusa la Fondazione di Bill Gates

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La Fondazione di Bill Gates sta passando guai in India, come riportano Health Impact News, Economic Times India e VacTruth. La Corte Suprema indiana sta infatti indagando sull’ente del miliardario americano per sperimentazioni non corrette e illegali di vaccini sui bambini. Ma non solo.






Health Impact News e Economic Times India riportano come la Bill & Melinda Gates Foundation sia stata messa sotto accusa per questioni riguardanti i vaccini. Tutto è nato da un esposto presentato da alcuni cittadini indiani contro l’Oms, la Gates Foundation e il PATH (Program for Appropriate Technology in Health), accusati di avere sperimentato vaccini su una popolazione assolutamente non informata, vulnerabile e analfabeta, senza fornire né alle famiglie né alle ragazzine le informazioni idonee ad ottenere appunto un consenso informato, senza dare informazioni sui potenziali eventi avversi di quei vaccini e senza garantire alcuna sorveglianza postvaccinale. La notizia è stata resa pubblica in prima battuta dell’Economic Times India in un articolo con il quale si spiegava che erano stati effettuati test su 16.000 bambine di una scuola tribale nell’Andhra Pradesh, utilizzando il vaccino per il papilloma virus (HPV), nella fattispecie il Gardasil. Nel giro di qualche settimana l’inchiesta ha fatto il giro del mondo. Secondo l’articolo scritto da KP Narayana Kumar, entro un mese dalla vaccinazione molte delle bambine si sono ammalate e un po’ di tempo dopo cinque di esse sono morte. Altre due bambine sono risultate decedute a Vadodara, nel Gujarat, dove altre 14.000 ragazzine erano state vaccinate con un altro vaccino HPV, il Cervarix prodotto dalla GlaxoSmithKline (GSK). La cosa sconcertante che sarebbe emersa è che molti dei consensi informati erano stati firmati illegalmente o dai custodi delle residenze dove stavano le studentesse o da familiari analfabeti. Tutto ciò è stato scoperto solo quando gli attivisti dell’associazione SAMA, un gruppo a tutela della salute delle donne, ha deciso di investigare per scoprire cosa era accaduto. L’articolo spiega anche che 120 ragazzine sono state male, con sintomi che variavano dalle crisi epilettiche a forti dolori di stomaco, mal di testa e cambiamenti dell’umore. L’Economic Times ha riportato come ci siano stati anche casi di comparsa precoce del mestruo subito dopo la vaccinazione, forti sanguinamenti e crampi tra molte studentesse. La correlazione con la vaccinazione però è stata subito esclusa, senza nemmeno indagini approfondite, preferendo addebitare tutto a psicosi suicidarie, malaria, infezioni virali, eccetera. L’organizzazione che ha finanziato lo studio era proprio la Gates Foundation che però definì quel progetto come un autentico successo. E proprio sulla base di quelle affermazioni, l’Oms, la International Federation of Gynaecology and Obstetrics e la Federation of Obstetric and Gynaecological Societies of India hanno raccomandato la vaccinazione come di provata sicurezza ed efficacia come misura preventiva del cancro alla cervice. I firmatari dell’esposto alla Corte Suprema indiana hanno anche sostenuto come non sia la prima volta che accadono fatti del genere.

Nel dicembre 2012 nel piccolo villaggio di Gouro, nel Chad, 500 bambini sono stati chiusi dentro la loro scuola e, da quanto ricostruito sempre dai giornali e dall’associazione americana VacTruth, costretti a ricevere il vaccino per la meningite A senza che i genitori sapessero nulla. Il vaccino non era ancora stato autorizzato poiché doveva ancora passare attraverso le fasi tre e quattro della sperimentazione. Nel giro di qualche ora 106 bambini cominciarono ad accusare mal di testa, vomito, convulsioni gravi e paralisi. Stando alle ricostruzioni, hanno dovuto attendere una settimana l’arrivo di un medico, mentre il personale che aveva somministrato loro il vaccino continuava a vaccinare altre persone nel villaggio. Quando poi il medico è arrivato, ha ammesso di non poter fare più nulla per quei bambini. I fatti sono stati riportati da un piccolo quotidiano locale, La Voix, secondo cui alcuni bambini sono poi stati trasferiti all’ospedale a N’Djamena, capitale del Chad. Molti di essi sono ritornati al villaggio senza una diagnosi e alle famiglie pare sia stata data una somma di denaro, senza alcun documento firmato ma dopo aver ribadito che non si era trattato di danno dovuto al vaccino. L’unica televisione che ha parlato di questi bambini è stato un canale locale, chiamato Tchad, che ha mostrato anche il primo ministro mentre faceva loro visita in ospedale.

Spostiamoci in Pakistan e andiamo a leggere cosa scrive l’Express Tribune da Islamabad. E’ stata messa in piedi un’inchiesta governativa che ha scoperto come “il vaccino antipolio per bambini finanziato dalla Global Alliance for Vaccination and Immunisation stia causando morti e disabilità in alcune regioni, tra cui il Pakistan”. Addirittura la Prime Minister’s Inspection Commission (PMIC) avrebbe raccomandato al primo ministro Yousaf Raza Gilani di sospendere immediatamente tutti i tipi di vaccino forniti dal GAVI. Secondo l’Express Tribune, le principali vaccinazioni incriminate erano l’antipolio e il vaccino pentavalente che si sospettano essere la causa di morti e disabilità in Pakistan, India, Sri Lanka, Bhutan e Giappone. Da sottolineare come il GAVI sia finanziato dal Bill and Melinda Gates Children’s Vaccine Program, dalla International Federation of Pharmaceutical Manufacturers Association, dalla Rockefeller Foundation, dall’United Nations Children’s Fund (UNICEF), dall’Oms e dalla Banca Mondiale. Il rapporto della commissione asseriva poi che i vaccini non risultavano testati in laboratorio per confermarne efficacia e sicurezza.

Ma non è finita qua. Nel 2012 Ramesh Shankar Mumbai, redattore per il sito web Pharmabiz, ha riportati come due medici indiani avessero accusato la Gates Foundation e l’Oms di mancanza di etica. Mumbai ha raccontato come i dottori Neetu Vashisht e Jacob Puliyel del Dipartimento di Pediatria del St. Stephens Hospital a Delhi avessero lanciato dure accuse in uno studio comparso nell’aprile di quell’anno sull’Indian Journal of Medical Ethics rimproverando una totale mancanza di trasparenza. Gli autori dello studio facevano notare come l’incidenza di paralisi flaccida fosse aumentata in proporzione all’aumentare delle dosi di vaccino antipolio somministrate e come i bambini con quel tipo di paralisi avessero un rischio doppio di morire rispetto al rischio prodotto dalla polio dovuta a virus selvaggio.

Nel 2013 appare un altro articolo sul sito web Occupy Corporatism, scritto da Susanne Posel, secondo cui il GAVI stava usando un vaccino non testato sui bambini pakistani causando innumerevoli morti.

Anche ammettendo che nelle ricostruzioni fatte da giornalisti e medici ci siano imprecisioni o elementi ancora non del tutto confermati, pare possibile ignorare fatti come questi? O non dovrebbero invece indurre chi prende certe decisioni a mettere in discussione approcci e sistemi?

Referenze

http://healthimpactnews.com/2014/bill-melinda-gates-foundation-vaccine-empire-on-trial-in-india/

http://holyhormones.com/womens-health/cancer-womens-health…

http://articles.economictimes.indiatimes.com/2014-08-31…

https://www.youtube.com/watch?v=ZEBGG7KFQpU

https://www.youtube.com/watch?v=dsxSlT_sBRk

http://www.gatesfoundation.org/Media-Center/Press-Releases…

http://tribune.com.pk/story/293191/vaccine-nation-globally-supported-company-is-funding-fatal-polio-shots/

http://pharmabiz.com/NewsDetails.aspx?aid=68352&sid=1

http://www.occupycorporatism.com/the-shocking-truth-about-syrian-polio-resurgence…

http://www.gavi.org/about/partners/bmgf/

http://www.blogtalkradio.com/publicadvocate…

http://www.oxforddictionaries.com/us/definition/american_english/hero

http://vactruth.com/2014/10/05/bill-gates-vaccine-crimes/?utm_source=The+Vaccine+Truth+Newsletter&utm_campaign=8f2f467842-10_01_2014_autism&utm_medium=email&utm_term=0_ce7860ee83-8f2f467842-408319413

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Fuori controllo l'invasione degli insetti transgenici!

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Fuori controllo l'invasione degli insetti transgenici

Nel luglio scorso è stata evitata per un soffio l’immissione nell’ambiente di decine di migliaia di insetti transgenici a poca distanza dai confini italiani. Ma dal 2009 ad oggi sono già decine di milioni gli esemplari liberati nel mondo.
Decine di milioni di insetti geneticamente modificati liberi nell’ambiente. Non è un incubo né un fanta-thriller; è la realtà. Di cui pressoché nessuno parla, che pressoché nessuno spiega perché così nessuno si preoccupa o protesta. Dal 2009 l’azienda leader in questo campo, l’inglese Oxitec, sta immettendo nell’ambiente decine di milioni di esemplari nei quali sono state introdotte alterazioni genetiche con l’obiettivo (almeno quello dichiarato), a seconda dei casi, di rendere sterili gli accoppiamenti per ridurre il numero di eventuali parassiti o rendere inoffensivi insetti portatori di patologie per l’uomo. A due passi dal confine italiano si è evitato per un soffio, nel luglio 2015, il rilascio di decine di migliaia di mosche dell’olivo che la Oxitec voleva realizzare a Tarragona, in Spagna. L’intenzione è stata portata alla luce dall’associazione TestBiotech insieme ad altri movimenti, che hanno sollevato un polverone tale da indurre il governo spagnolo a non concedere l’autorizzazione. Peraltro negli ultimi anni è stata messa a punto una tecnica chiamata gene drive, grazie alla quale una determinata mutazione riesce a replicarsi da un cromosoma all’altro e viene trasmessa ai discendenti anche eludendo le regole della normale riproduzione sessuale, diffondendosi dunque con grande rapidità nell’intera popolazione di insetti e nell’ecosistema in maniera irreversibile. http://www.laleva.org/it/

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IL CARROSELLO CAPITALISTA DELLA FONDAZIONE BILL & MELINDA GATES, AVANGUARDIA COMBATTENTE NEL SACCHEGGIO DELL’AGROCOLTURA AFRICANA

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La Fondazione Bill e Melinda Gates (BMGF) sta cercando di distorcere la direzione dello sviluppo internazionale, in modo pericoloso e senza rendere conto a nessuno. Con un patrimonio di 43.500 milioni di dollari, la BMGF è la più grande fondazione di beneficenza del mondo. Attualmente distribuisce più aiuti per la salute globale rispetto a qualsiasi governo.
Di conseguenza, influenza notevolmente le questioni globali di salute ed agricoltura.
L’accusa è formulata in un nuovo rapporto di  Global Justice Now  intitolato “Gated Development[che potrebbe tradursi in Sviluppo guastato, il gioco di parole in inglese essendo intraducibile, ‘gated’ significa murato, NdE]  La Fondazione Gates è sempre una forza del bene? Il rapporto afferma che ciò che fa la BMGF potrebbe in ultima analisi esacerbare le disuguaglianze globali e rafforzare ancora di più il potere capitalista mondiale.
L’analisi di Global Justice Now dei programmi della BMGF dimostra che i dirigenti della Fondazione provengono prevalentemente da grandi aziende usamericane. Di conseguenza, la domanda è: quali interessi sono promossi – quelli del capitalismo Usa o quelli della gente comune che cerca la giustizia sociale ed economica, piuttosto che la carità?
Secondo il rapporto, la strategia della Fondazione mira a rafforzare il ruolo delle imprese multinazionali in particolare neI campI della salute e dell’agricoltura a livello mondiale, anche se queste imprese sono in gran parte responsabili della povertà e delle ingiustizie che già affliggono il sud del mondo.
Il rapporto conclude che i programmi, della Fondazione, seguono una particolare strategia ideologica che promuove politiche economiche neo-liberali, della globalizzazione capitalistica e della tecnologia che questo comporta (come gli OGM) e una visione superata della centralità dell’aiuto nell’ ‘assistenza’ ai poveri.
 
Finanziato dall’evasione fiscale, molto vicino agli interessi capitalistici
Il rapporto presenta una serie di critiche, tra cui:
  • 1) Il rapporto tra la fondazione e le pratiche fiscali di Microsoft. Una relazione del 2012 al Senato degli Stati Uniti ha scoperto che il ricorso di Microsoft a società off-shore gli ha permesso di evadere le tasse per 4,5 miliardi di dollari, una somma superiore alla somma annuale di sovvenzioni erogate dalla BMGF (3,6 milliardi di dollari nel 2014).
  • 2) Lo stretto rapporto che la BMGF intrattiene con molte società il cui ruolo e politiche contribuiscono al mantenimento della povertà attuale. Non solo la BMGF trae profitto da numerosi investimenti in una serie di società controverse che contribuendo all’ingiustizia economica e sociale, ma sostiene attivamente un certo numero di queste aziende, tra cui Monsanto, Dupont e Bayer attraverso diverse iniziative pro-capitaliste in tutto il mondo .
  • 3) La promozione da parte della fondazione, dell’agricoltura industriale in tutta l’Africa, spingendo per l’adozione di OGM, di sistemi di semi brevettati e fertilizzanti chimici, sapendo che tutto questo mina l’agricoltura di sussistenza contadina esistente, che assicura la maggior parte della sicurezza alimentare del continente.
  • 4) La promozione, da parte della Fondazione, di progetti in tutto il mondo che incoraggiano la privatizzazione della sanità e dell’istruzione. Molte agenzie temono che tali progetti possano esacerbare le disuguaglianze e minare la copertura universale dei bisogni umani fondamentali.
  • 5) Il finanziamento da parte della BMGF di una serie di programmi di vaccinazione che hanno portato a malattie o anche decessi, fatto che è stato praticamente ignorato dalle autorità o dai media.

“La Fondazione Gates è rapidamente diventata il giocatore più influente al mondo per quanto concerne la salute e la politica agricola su scala globale, ma non c’è nessuna supervisione e nessun controllo sulla gestione di questa influenza”, dice Polly Jones, referente delle campagne e della policy di Global Justice Now.
“questa concentrazione di potere e di influenza è ancora più problematica se si considera che la visione filantropica della fondazione gates sembra essere in gran parte fondata sui valori del capitale usamericano. la fondazione promuove inesorabilmente le iniziative delle grandi imprese come l’agricoltura industriale e la privatizzazione della sanità e dell’istruzione. ma tutto ciò aggrava potenzialmente i  problemi della povertà e della mancanza di accesso alle risorse di base che la fondazione si presume dovrebbe alleviare”.
Il rapporto spiega che Bill Gates è in regolare contatto con i leader mondiali, e che finanzia personalmente centinaia di università, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative (ONG) e media.
Essendo la voce più influente sullo sviluppo internazionale, la strategia della Fondazione è una sfida importante per gli attori dello sviluppo progressisti e gli attivisti di tutto il mondo che vorrebbero vedere l’influenza delle multinazionali nei mercati globali ridotta o eliminata.
La Fondazione finanzia non solo progetti in cui le aziende agricole e farmaceutiche sono tra i   principali   beneficiari, ma investe spesso nelle stesse società che finanzia, il che significa che la Fondazione ha interesse che queste imprese continuino a fare profitti.
Secondo il rapporto, si tratta di “un carosello di imprese in cui la BMGF agisce sempre in favore dei loro interessi”.
http://tlaxcala-int.org/upload/gal_12740.jpg
“Chi controlla i semi controlla il cibo”

Sradicare l’agricoltura indigena a vantaggio dell’agrobusiness globale

Il rapporto sottolinea che lo stretto rapporto della BMGF con il gigante di sementi e prodotti chimici Monsanto è ben nota. In precedenza ha posseduto azioni della società e continua a promuovere diversi progetti di cui Monsanto è beneficiaria.
Tra questi, non ultimo il progetto di OGM totalmente inadeguato e fraudolento, che promuove una soluzione tecnica miracolosa per risolvere i problemi strutturali che causano la fame, la povertà e l’insicurezza alimentare. Ma, come sottolinea il rapporto, i partner di BMGF sono molte altre multinazionali dell’agrobusiness.
La relazione mette in evidenza diversi casi di questo tipo. Ad esempio, la Fondazione sta lavorando con l’operatore Usa Cargill in un progetto da 8 milioni di dollari per “sviluppare la catena di valorizzazione della soia” nell’Africa meridionale.
Cargill è il più grande attore mondiale nella produzione e il commercio della soia con forti investimenti in Sud America, dove le   monocolture   OGM di   soia    hanno sfollato popolazioni rurali e causato gravi danni ambientali. Secondo Global Justice Now, il progetto finanziato dalla BMGF probabilmente consentirà a  Cargill di mettere le mani sul mercato africano della soia e di introdurre la soia OGM nel continente.
I mercati di sbocco per questa soia sono aziende legate alla catena di fast (schi)food KFC, la cui espansione in Africa viene facilitata dal progetto.
Esempi specifici sono dati che evidenziano come la BMGF sostiene progetti che coinvolgono altre società chimiche e di sementi, tra cui DuPont, Pioneer, Syngenta e Bayer.
Secondo lo studio, la BMGF sta promuovendo un modello di agricoltura industriale, l’aumento dell’uso di fertilizzanti chimici e di sementi costose brevettate, la privatizzazione dei servizi di divulgazione agricola, e mettendo l’accento sulle colture geneticamente modificate. La fondazione finanzia l’Alleanza per una Rivoluzione Verde in Africa (AGRA) nella sua promozione dell’agricoltura industriale.

Semi di distruzione
Un settore chiave per l’AGRA è la politica delle sementi.  Il rapporto sottolinea che oltre l’80 per cento della fornitura di semenza dell’Africa proviene da milioni di piccoli agricoltori che riutilizzano e scambiano le sementi di anno in anno. Ma l’AGRA sta promuovendo la produzione commerciale di sementi e sostiene quindi l’introduzione di un sistema commerciale di sementi, che rischia di  consentire a poche grandi imprese di controllare la ricerca e lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di sementi.
Per investire nella ricerca e sviluppo, le imprese commerciali di sementi vogliono in primo luogo proteggere la loro ‘proprietà intellettuale‘. Secondo il rapporto, ciò richiede una ristrutturazione radicale delle leggi sulle sementi per consentire a sistemi di certificazione di non solo proteggere le varietà certificate e garantire le royalties da essi derivati, ma acnhe di criminalizzare tutte le sementi non certificate.
La relazione sottolinea che nel corso degli ultimi due decenni un lungo e lento processo di revisioni delle leggi nazionali sui semi, sponsorizzato dall’ USAID e dal G8 insieme alla BMGF e altri, ha aperto la porta alle imprese multinazionali per la produzione di sementi, compresa l’acquisizione di ogni impresa di sementi di certe dimensioni nel continente africano.
Allo stesso tempo, l’AGRA sta lavorando per promuovere fattori di produzione costosi, in particolare fertilizzanti, anche se è provato che l’uso di fertilizzanti chimici comporta significativi rischi per la salute dei lavoratori agricoli, aumenta l’erosione del suolo e può intrappolare i piccoli agricoltori in un circolo vizioso di debito insostenibile. La BMGF, attraverso l’AGRA, è uno dei maggiori promotori al mondo di fertilizzanti chimici.
Alcune sovvenzioni fornite dalla BMGF all’AGRA avevano l’obiettivo esplicito di “aiutare l’AGRA a creare la catena di approvvigionamento di fertilizzante” in Africa. Il rapporto descrive come una delle più grandi donazioni ricevute dall’ Agra, del valore di 25 milioni di dollari, è stata utilizzata per facilitare l’attuazione dell’African Fertiliser Agribusiness Partnership (AFAP, Partenariato dell’agrobusiness dei fertilizzanti africani) nel 2012, il cui obiettivo è quello di “almeno raddoppiare il totale dei fertilizzanti” in Africa.
Il progetto AFAP è condotto in collaborazione con il Centro Internazionale per lo Sviluppo di fertilizzantI, un organo che rappresenta l’industria dei fertilizzanti.
Un altro programma chiave dell’AGRA sin dalla sua creazione è stato il sostegno alle reti di   rivenditori di prodotti agricoli – piccoli distributori privati ​​di prodotti chimici e sementi, prodotti dalle imprese transnazionali, che vendono agli agricoltori in diversi paesi africani. Questo aumenta la dipendenza degli agricoltori nei confronti di fattori chimici di produzione, ed emargina le alternative di agricoltura sostenibile, minando l’idea secondo cui gli agricoltori esercitano la loro ‘libertà di scelta‘ (come gli evangelisti neoliberisti amano raccontare in giro), per quanto riguarda l’adozione di certe pratiche agricole.

Minare le alternative agro-ecologiche
 
La relazione conclude che l’agenda dell’AGRA è la più grande minaccia diretta al crescente movimento di sostegno alla sovranità alimentare ed ai metodi di coltivazione agro-ecologici in Africa. Questo movimento si oppone al ricorso di prodotti chimici, semi costosi e OGM e invece promuove un approccio che consente alle comunità il controllo sul modo in cui il cibo viene prodotto, venduto e consumato.
Esso mira a creare un sistema alimentare destinato ad aiutare la popolazione e l’ambiente piuttosto che servire come fonte di profitti per le imprese multinazionali. La priorità è quella di promuovere un agricoltura e un cibo sani, proteggendo il suolo, l’acqua e il clima, e promovendo la biodiversità.
Recenti prove date da Greenpeace e dall’Oakland Institute dimostrano che in Africa l’agricoltura agro-ecologica può aumentare significativamente i rendimenti (spesso più dell’agricoltura industriale), e che è più interessante per i piccoli agricoltori. Nel 2011, il Relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo Olivier de Schutter, ha invitato i paesi a riorientare le loro politiche agricole   per promuovere sistemi sostenibili – tra cui l’agro-ecologia – al servizio del diritto all’alimentazione.
Inoltre, l’International Assessment of Agricultural Knowledge, Science and Technology for Development (IAASTD, Valutazione internazionale delle conoscenze, scienze e tecnologie agricole per lo sviluppo), frutto del lavoro di più di 400 scienziati durante 4 anni, e convalidata da due comitati di lettura scientifici, stabilisce che dobbiamo fare affidamento sulla piccola agricoltura tradizionale per garantire la sicurezza alimentare dei paesi del terzo mondo attraverso sistemi agro-ecologici sostenibili.
In un articolo del Guardian di gennaio 2015, il direttore di Global Justice Now ha detto che ‘lo sviluppo‘ era un tempo considerato come un processo di rottura con lo sfruttamento coloniale e il trasferimento di potere sulle risorse dal ‘primo‘ al ‘terzo mondo‘, che implicava una lotta rivoluzionaria per le risorse del pianeta.
Tuttavia, l’attuale paradigma si basa sul presupposto che i paesi in via di sviluppo devono adottare politiche neoliberiste e che il denaro pubblico nella veste di aiuti dovrebbe facilitare questo.
Se questo nuovo rapporto mostra qualcosa, è che la nozione di ‘sviluppo‘ è stato dirottata dalle ricche società e dai super-ricchi ‘filantrocapitalisti‘ (le cui proprie pratiche aziendali sono discutibili per non dire altro, come evidenziato dalla relazione).
In effetti, il modello di ‘sviluppo‘ che viene agevolato va di pari passo con l’ideologia e con rapporti di potere strutturali del capitalismo globale di sfruttamento.
La BMGF è la punta di diamante delle ambizioni del capitale usamericano e della corsa dell’Africa nell’agrobusiness globale.
http://tlaxcala-int.org/upload/gal_12739.jpg
Bill Gates, lo Sperminator, sovvenziona tecnologia per ridurre la popolazione umana distruggendo lo sperma


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ZIKA VIRUS: QUELLO CHE NON VI STANNO DICENDO!

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La recente comparsa di un focolaio del virus Zika in Brasile viene attualmente ricollegata alle zanzare geneticamente modificate sviluppate dalla società di biotecnologie britannica Oxitec, che è finanziata dalla fondazione dei coniugi Bill e Melinda Gates.
L’Oxitec introduce zanzare Aedes geneticamente modificate nelle foreste brasiliane dal 2011 per far fronte alla febbre dengue. La società produce ben due milioni di zanzare GM a settimana nella propria sede di Campinas, in Brasile.
La zanzara Aedes è la varietà di zanzara più diffusa al mondo e gli unici due Paesi americani in cui non è presente questa specie sono Cile e Canada. Il virus Zika, che è stato rilevato in 18 dei 26 stati brasiliani, è trasmesso dalla zanzara Aedes.
Dal 1° novembre 2015 in Brasile sono nati oltre 4.000 bambini microcefali. Il Brasile, normalmente, registra circa 150 casi all’anno di questa malformazione congenita, il che significa che il numero di nati con tale malformazione è aumentato di circa il 13.000%.
Mentre le autorità brasiliane si affrettano a incolpare il virus Zika per questo enorme aumento nel tasso di malformazioni congenite, i fatti restano chiari. Solo un numero ridotto di neonati con malformazioni congenite deceduti ospitavano nel cervello il virus. Ciò significa che una buona parte dei neonati deceduti non aveva il virus. Difficile dare la colpa allo Zika quindi, che è in circolazione da prima del 1948 e che non ha mai provocato malformazioni congenite. Anzi, il virus Zika fa ammalare in modo “lieve” solo una persona su cinque, con sintomi parainfluenzali o, in 4 casi su 5, addirittura senza alcun sintomo. Ma allora perché tanta fretta a dare la colpa ad un virus generalmente benigno come lo Zika?
Verso la fine del 2014, il Ministro brasiliano della Salute annunciò che un nuovo vaccino Tdap sarebbe diventato obbligatorio per le gestanti a partire dal 2015. Ora, i dati a disposizione tdap-ryan-gossling-mememostrano che tutte le mamme che hanno dato alla luce neonati con malformazioni congenite avevano ricevuto questo vaccino di nuova formulazione durante la gravidanza. La tempestività del vaccino Tdap e l’aumento dei casi di anomalie congenite sono più di una semplice coincidenza. Le conseguenze di questo vaccino non testato sono ciò che oggi si cerca di insabbiare. Il che ci riporta ancora una volta a Bill Gates, il Re dell’eugenetica e dei vaccini.
Nel 2011, il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie statunitense (CDC) emise la raccomandazione di somministrare il vaccino Tdap alle gestanti alla 20a settimana di gravidanza. Il vaccino Tdap combina in un’unica iniezione i vaccini per tetano, difterite e pertosse. E non ne è mai stata dimostrata la sicurezza per l’utilizzo in gravidanza. Anzi, viene classificato dall’FDA come farmaco di classe C, ovvero NON SICURO in gravidanzaFATTO: le case farmaceutiche non hanno testato la sicurezza e l’efficacia della somministrazione del vaccino antinfluenzale o del Tdap alle gestanti prima della loro approvazione negli Stati Uniti e praticamente sono quasi inesistenti i dati relativi alle risposte infiammatorie o, in generale biologiche, a questi vaccini che potrebbero influire sugli esiti della gravidanza o del parto. Ci sono sostanze nei vaccini Tdap contenenti i virus dell’influenza e della pertosse di cui non è stata valutata completamente la potenziale genotossicità o gli effetti avversi sul feto umano in via di sviluppo nel grembo materno che potrebbero incidere negativamente sugli esiti della nascita, tra cui l’alluminio utilizzato come adiuvante, i conservanti a base di mercurio (Thimerosal) e molte altre sostanze bioattive e potenzialmente tossiche.
C’è forse da stupirsi della fretta con cui si cerca di dare la colpa dell’epidemia di malformazioni congenite a qualcos’altro? Il fatto che il Brasile abbia sottoposto le proprie gestanti a un tale vaccino obbligatorio non testato è un atto di genocidio e ora si sa. Hanno comprato la medicina senza fare prime le dovute ricerche. O forse hanno ricevuto abbastanza denaro per chiudere gli occhi. Di conseguenza,ora gli Stati Uniti premono per sviluppare un vaccino per il virus Zika. Non abbiamo forse già visto un copione simile con i timori per il virus Ebola e la prevedibile corsa per sfruttare un vaccino redditizio destinato a tutte le persone preoccupate di morire (che qualcuno già aspettava a braccia aperte)?
Se non fosse già abbastanza, il Brasile ha anche dichiarato di voler mobilitare 220.000 soldati per combattere il virus Zika. Ai soldati è stato ordinato di andare porta a porta e spruzzare insetticidi per riuscire a uccidere le zanzare. Spruzzare insetticidi tossici in presenza di donne gravide e bambini? Ma sono matti? E se la follia non fosse già tanta… Le autorità hanno dichiarato che distribuiranno repellente anti-zanzare a circa 400.000 donne in attesa che ricevono sussidi. Le autorità di El Salvador, Colombia e Brasile hanno inoltre suggerito di non intraprendere nuove gravidanze fino a quando la crisi sarà passata. Insomma, una vittoria a tutti gli effetti per il programma di controllo della popolazione di Bill Gates. Basta incutere nelle persone la paura di avere rapporti e intraprendere una gravidanza. Anzi, di recente qualcuno ha insinuato che il virus Zika “potrebbe essere” trasmesso sessualmente, solo perché ritrovato nello sperma di un uomo colpito dal virus. Proveranno a piantare il seme della paura ancora una volta, ma non credete a simili sciocchezze.
Aumentano le pressioni sull’OMS perché il virus Zika venga dichiarato emergenza internazionale. In base al Regolamento Sanitario Internazionale, la Dott.ssa Margaret Chan, Direttore Generale dell’OMS, può stabilire una commissione di emergenza, con il potere di dare il via libera a campagne di vaccinazione globali con vaccini sperimentali. E’ chiaro il quadro della situazione?
Ma c’è dell’altro… Ora, i ricercatori brasiliani sono impegnati nello studio delle sequenze genetiche delle zanzare sospettateBill-Gates-vaccine di trasmettere il virus Zika e altre malattie per verificare se vi siano stati dei cambiamenti che potrebbero aver generato zanzare mutanti. La zanzara messa in libertà da Gates era forse uno degli obiettivi a lungo termine sognati per arrivare al controllo forzato delle nascite e alle vaccinazioni forzate, a cui il magnate lavora dal 2003.
Nello scenario delle vaccinazioni forzate, le zanzare sono geneticamente programmate per produrre il “vaccino” in modo permanente una volta introdotte nell’ambiente, così da non dover immettere in circolazione MAI più nuove zanzare. I loro effetti diventerebbero semplicemente parte della natura.
Questo significa che a un certo punto, noi e chiunque altro dovremo essere punti da una delle zanzare create da Bill Gates. Che Dio ci aiuti!
Kathy J Forti. – 28 gennaio 2016
Traduzione di Angelica Perrini. Fonte


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